venerdì 31 agosto 2012


MILANO/MODA UOMO 2013 

LE ANTICIPAZIONI PER 
LA PRIMAVERA/ESTATE 2013
Il fascino dell’uomo Cavalli Primavera/Estate 2013 è la sensuale esplosione del glamour della natura. L’impeccabile eleganza sartoriale del gentleman trova una sofisticatezza elettrica e misteriosa nei colori notturni e brillanti. Avvolge, come un profumo, con una nuova silhouette geometrica, che trasforma, come la natura stessa, il suono in musica. Questa è la filosofia con la quale è stata concepita la nuova collezione Roberto Cavalli Uomo Primavera/Estate 2013. La Natura viene glorificata da tecnologie che permettono di scoprirne i segreti, conoscerli ed ammirarli. Nella sua continua ricerca, Roberto Cavalli ha scelto la farfalla come simbolo di questa “trasformazione”. Metafora del cambiamento, ideale di bellezza, leggerezza ma anche di solidità, eleganza e classicismo. Per rappresentare un Uomo che, con joie de vivre, emana una mascolinità eccentrica e classica allo stesso tempo.
Un acuto cromatico. Energico. Fresco. Solare. Esalta il ritmo di un new tailoring affilato. E racconta la stagione Primavera Estate 2013 facendo respirare con un’eleganza che parte dal DNA. “Il nuovo uomo Gucci riscopre una sua dimensione Mediterranean chic”, spiega Frida Giannini, “tra il fascino di linee asciutte e un color block estivo che ci appartiene. Per disegnare la collezione sono partita infatti dal desiderio sfrontato di colore per dare subito l’idea di estate”. In una palette heritage Gucci, dove spiccano tonalità pelletteria di verde e blu, giallo, arancio e rosso dai toni vissuti. Sono true colors riassunti dalle righe della storica fantasia Baiadera.
La collezione Dolce&Gabbana Estate 2013IL verrà presentata con una sfilata i cui protagonisti non sono modelli, ma ragazzi e uomini siciliani scelti personalmente da Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Il carattere, la semplicità e la bellezza naturale che si manifesta nei visi di queste persone sono in questo momento la fonte di ispirazione di Dolce&Gabbana. Gesualdo Bufalino, grande conoscitore della Sicilia e della sicilianità, nello scritto “L’isola plurale” ha delineato più di ogni altro le caratteristiche fondamentali dei siciliani, il carattere e le tendenze, causate da ragioni storiche, climatiche e insulari. “Tante Sicilie, perché? Perché la Sicilia ha avuto la sorte di ritrovarsi a far da cerniera nei secoli fra la grande cultura occidentale e le tentazioni del deserto e del sole, tra la ragione e la magia, le temperie del sentimento e le canicole della passione. Soffre, la Sicilia, di un eccesso di identità, né so se sia un bene o sia un male. Ogni siciliano è, difatti, una irripetibile ambiguità psicologica e morale. Così come l’isola tutta è una mischia di lutto e di luce.”

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